Questo racconto precede di qualche giorno la mia toelettatura.
Dovete sapere che la vecchia, sempre lei, va pazza per i film vecchi e strambi.
Io di solito, li vedo accanto a lei e se proprio mi annoiano, mi addormento.
Quella sera davano “Edward, mani di forbice” un film strano, terrorizzante, che ho guardato con un occhio solo, insomma è finita che ho fatto un bel pisolo.
L’indomani durante la consueta passeggiata mattutina, la vecchia si è imbattuta in una sua amica che l’ha chiamata e fatta entrare nel suo giardino, ovviamente io dietro. Ciacole a non finire. Io mi sono guardata intorno e ho visto una bella chiazza d’ombra vicino a un cespuglio abbozzato a forma di cavallo.
Non era molto bello a vedersi, aveva solo un occhio e sembrava che guardasse proprio me. Però più in là c’erano due immensi gatti verdi che si facevano le fusa. Ero sicura di non averli visti prima e in quel momento ho sentito un rumore: tac…tac…tac. Sicuramente un suono metallico, ho aguzzato la vista e uno strano individuo, come quello del film, stava tagliando una siepe. Poi mi ha vista ed ha esclamato «Quella non l’ho ancora tosata» ed ha iniziato a correre verso di me. Secondo voi avrei dovuto aspettarlo? Me la sono data a gambe ed ho seguito la voce della vecchia che mi chiamava. «Sheela, perché ti agiti così?»
Era un incubo dovuto al film della sera prima. Così quando sono andata dal mio fidato tolettatore, non ho posto resistenza. Ho fatto bene, vero?

