Vi ricordate quando siamo stati in vacanza a Vipiteno ed io mi sono spaventata per il forte rumore che facevano gli zoccoli dei cavalli? Ecco, non vi ho mai raccontato il seguito.
Dopo il fatidico incontro con il carro che portava a spasso i turisti, i miei vecchi sono ritornati in albergo per il loro riposino pomeridiano. Io però non riuscivo a dormire e così per distrarmi sono uscita a fare una passeggiata. Non rischiavo di perdermi, la città non è molto grande e poi la conoscevo abbastanza bene. Così mi sono molto sorpresa quando, uscendo dall’albergo, ho trovato le strade deserte. Era l’ora della siesta, è vero, ma per una città turistica era molto strano. Di fronte all’albergo sostavano i due cavalli di cui vi ho parlato prima, così ho raccolto tutto il mio coraggio e mi sono avvicinata a chiedere notizie.
Sapete, a volte la fifa fa ingigantire le nostre paure, infatti, i due erano dei tipi a posto anzi dei veri simpaticoni.
Il primo era un Baio che amava farsi delle grasse risate raccontando barzellette e l’altro, Ubero, amava fischiettare qualche ritornello. Mi hanno offerto di salire sul carro e visitare la città. A questo punto ho accettato e da quell’altezza era tutta un’altra cosa. Ce la siamo proprio spassata, mi hanno raccontato tante storie che prima o poi vi racconterò ed io ho narrato loro le mie avventure. Infine mi hanno riaccompagnato in albergo e ci siamo salutati promettendoci di rivederci. Sono risalita in camera giusto in tempo per il risveglio dei miei. Quando siamo usciti, i due cavalli erano ancora lì e mi hanno salutato facendomi l’occhiolino, i vecchi avevano timore che io mi spaventassi di nuovo, così mi sono avvicinata ed ho sussurrato un saluto ai due.
Poi vi racconterò qualcuno dei pettegolezzi che mi hanno raccontato. Spero proprio di rivederli quando andremo di nuovo in vacanza.
(Disegni di Barbara Picotti)


